La stagione
che sta per cominciare (e alla quale, inutile far finta di no, ho pensato
assiduamente durante i giorni di “stacco” agostano) si presenta per molti
aspetti con caratteristiche da “anno zero”: i cambiamenti sono noti a tutti e non
si tratta di “piccoli ritocchi”.
Personalmente
amo lo Sport da quando ho preso coscienza di me, non solo per le emozioni che
sa regalare e per la sua caratteristica di concedere - a chi sa “volere” con
forza qualcosa – la possibilità di crearsi un profilo nuovo di zecca, fortificando
fisico e carattere, superando eventuali timidezze e, al contempo, apprendere
quell’umiltà che è virtù dei forti, fatta di rispetto per tutti pur senza
timori reverenziali.
Ma, come
dicevo, non è solo per queste caratteristiche che amo lo Sport, bensì per la
meravigliosa “sfida” che esso rappresenta. Nella mia carriera agonistica ho
imparato ad inseguire; inseguire i miei sogni e le avversarie che prima erano
“molto” più forti di me e che alla fine, molto spesso, sono riuscita a battere
col mio incrollabile programma fatto di lavoro e di comprensione di ciò che
stavo facendo e fiducia in esso e in chi me lo proponeva.
Da atleta ho
compiuto scelte “difficili”, mi sono allontanata da casa e dalla mia famiglia,
dai miei amici di sempre, per allenarmi con Tecnici con i quali si sono creati
dei legami che dureranno per tutta la mia vita.
Da Tecnico ho
compiuto scelte altrettanto e, forse, ancor più difficili: mai una scelta
dettata da opportunismo, mai la ricerca di una “sistemazione” tranquilla ma
sempre, dentro di me, quel solito vecchio amico che mi accompagna ogni giorno a
bordo vasca, quel fuoco della passione che mi fa, ancora e sempre “inseguire”.
Da quando alleno, la sfida si è fatta ancor più complessa e avvincente; non si
tratta di trovare qualcosa che vada bene per me, ma la ricerca continua di una
“empatia” che mi faccia incontrare e fare miei i sogni di altri, coadiuvare,
suggerire, proporre, sostenere, stimolare, incitare per poi tagliare quel
supremo traguardo della soddisfazione per aver fatto il lavoro giusto e aver
centrato gli obiettivi del momento.
Il percorso
del nuotatore non conosce scorciatoie, ma si alimenta di una sommatoria di
lavori in acqua e in palestra e di
strategie e programmazioni che devono consentire a chi investirà in tutto ciò,
di trovare quella felicità che, a mio parere, è sempre nascosta dietro un
traguardo.
Nella prossima
stagione chi “crederà” e “vorrà” realizzare qualcosa di importante per sé e per
la propria carriera agonistica, troverà in me una persona disposta a rinunciare
al pranzo e al sonno per confezionare ciò che desideriamo. Fin dal mio primo
anno da Tecnico, con i miei piccoli, stupendi, Esordienti, sono tornata a casa
puntualmente senza voce e, spesso, dopo aver pianto di felicità abbracciandoli
per un importantissimo, piccolo-immenso, progresso. Ogni anno aggiungo alle mie
conoscenze tecniche un capitale che apprendo da voi tutti, dal vostro modo di
essere e sarà così ogni anno che verrà. Voi avrete da me ogni energia
psico-fisica; da voi mi aspetto le vostre totali energie psico-fisiche solo per
la durata dei nostri allenamenti e, VE LO PROMETTO, se lo vorrete, CI
DIVERTIREMO.
Questo
progetto nasce grazie all’incontro - cresciuto nel tempo su basi di reciproca
stima, di una visione comune e dalla voglia di raggiungere gli stessi obiettivi
– fra tecnici e dirigenti, tutti dotati di grande entusiasmo e di voglia di
vivere assieme momenti emozionanti e ricchi di soddisfazioni.
Buona stagione
a tutti.
Per
qualsiasi problema, dubbio, consiglio,
sfogo, timore, progetto ecc. potrete chiamarmi ogni volta che lo desiderate.